Nel precedente articolo e video vi avevo mostrato la prima parte della calibrazione di stampante 3D delta.
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In questo tipo di stampanti, a differenza delle stampanti cartesiane, la calibrazione è molto più complessa e va fatta per passi, e si fa con tante prove di stampa.

Oggetti di calibrazione stampanti per calibrare la stampante 3D delta
Nelle stampanti 3D cartesiane lo spazio di lavoro e gli assi di movimento corrispondono. In una stampante 3D delta gli assi di movimento sono 3 torri verticali mentre lo spazio di lavoro è lo spazio cartesiano compreso all’interno delle 3 torri, i cui punti sono raggiungibili dalla testina di lavoro posizionata sull’effector all’estremità delle braccia. Quindi i due spazi (di lavoro e di movimento) non sono in correlazione diretta, ma sono collegati da un insieme di formule matematiche complesse, CHE NON SO E NON VI SPIEGHERò 😀
Nella prima parte della calibrazione (quella del precedente articolo) abbiamo configurato una parte di questa correlazione matematica. Abbiamo detto alla stampante (alla scheda elettronica) come è fatto lo spazio al suo interno, definendo la planarità dello spazio di lavoro.
Ora dobbiamo calibrare la dimensione dello spostamento nello spazio di lavoro.
I carrelli si muovo lungo le 3 torri verticali, ed il numero dei passi per mm (step/mm) dei motori è corretto quello calcolato dalle formule matematiche potete potete trovare sui calcolatori online. E QUEI VALORI NON VANNO CAMBIATI.
Se il delta radius e gli endstop_offset correggono la planarità dello spazio di lavoro, la lunghezza delle braccia della stampante 3D delta corregge invece le dimensioni dei pezzi stampanti.
Le braccia hanno una dimensione fisica, che però può dover essere corretta a livello software (cambiando il valore all’interno del Firmware o della configurazione nella EEPROM della scheda di controllo della stampante).
La correlazione tra le dimensioni è in relazione INVERSA
- Se aumentiamo la lunghezza delle braccia i pezzi verranno più piccoli
- Se diminuiamo la lunghezza delle braccia i pezzi verranno più grandi
Capito questo il resto è tutta una questione di stampa, misurazione, correzione dei valori. Questo ciclo di operazioni va ripetuto fino a quando non avremo raggiungo una precisione per noi sufficiente.
Ci sono fino a 4 valori da correggere per avere una stampa con dimensioni corrette:
- Valore generale della lunghezza delle braccia. In marlin 1.1.8 si può modificare con il comando M665 con parametro L. Questo valore cambia la dimensione di stampa su tutti e 3 gli assi di movimento.
- Offset lunghezza Braccia torre X
- Offset lunghezza Braccia torre Y
- Offset lunghezza Braccia torre Z
Gli ultimi 3 valori servono a bilanciare la dimensione dei pezzi stampanti lungo le 3 torri.
Immaginiamo di avere sulla direzione delle 3 torri lati con dimensioni diverse. Dobbiamo quindi essere in grado di correggere questa cosa. Ma come mai può succedere questo?
Ci può essere il caso in cui la lunghezza delle braccia di ogni torre sia “diversa“. Questo cosa è da imputare magari a delle braccia non costruite in modo perfettamente identico, montaggio della stampante non preciso al 100%, differenze minimali nei pezzi stampanti, fori non perfettamente allineati, o semplicemente anche tensioni e forze non perfettamente bilanciate. Nel mio caso per esempio il peso del motore dell’estrusore volante può influire in modo diverso tra ogni carrello per via del baricentro del motore stesso.
Detto questo solitamente si usa portare la dimensione relativa ad una torre al valore voluto (io solitamente parto dalla torre X) per poi correggere gli offset delle altre due torri.
Detto questo spero che il prossimo video possa chiarirvi le idee 🙂
Sul mio THINGIVERSE potete trovare i modelli 3D usati per calibrare la stampante 3D delta.
Al seguente link potete scaricare il file di calcolo usato per calcolare gli offset.
Mentre al seguente link potete scaricare il file gcode usate per tastare il piatto.
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